Novaceta : Unicredit si mette di traverso e non vuole trattare.
Martedì si è svolto il primo incontro tra i possibili acquirenti dell’area Novaceta per la possibile ripresa industriale, di una azienda leader nel mondo per la produzione di acetato di cellulosa, fibra tessile di origine vegetale.
Le trattative si sono praticamente fermate poiché Unicredit, proprietaria dell’area, non vuole prendere in considerazione i costi di bonifica che sono stati peritati dall’acquirente.
La richiesta di Unicredit ad Avalon è di presentare una offerta formale per l'acquisto dell'area senza tener conto del valore della bonifica da esaminare successivamente, l'importo minimo chiesto da Unicredit é del 70% di 35 mil. di euro, che rappresenta il valore scritto a bilancio.
Avalon si è impegnata a presentare entro la prossima settimana l'offerta, facendola formulare dal gruppo panamense che acquisterà l'area, su questa base dovrebbero riprendere le trattative per approdare ad una conclusione che speriamo positiva.
Giovedì una delegazione di lavoratori della CUB si è incontrata con il curatore fallimentare dr. Giraudo per chiedere conto della lettera inviata a tutti i lavoratori, abbiamo contestato il fatto che non sia stato informato preventivamente il sindacato, e che di fatto si è trattato di un modo di fare una forzatura nei confronti di Unicredit ed Avalon prendendo come ostaggio i lavoratori, cosa che non é assolutamente accettabile, Giraudo ci ha detto che non ha ancora inoltrato al giudice la richiesta confermando sostanzialmente la nostra osservazione.
Abbiamo diffidato Giraudo dal procedere in questa direzione ed abbiamo iniziato a porre il problema del rinnovo della Cassa, che in prospettiva serve per poter concludere le trattative e garantire la continuità di reddito minimo ai lavoratori.
Associazione Lavoratrici e Lavoratori Chimici-Affini
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