sabato 29 ottobre 2011

PRESIDIO NOVACETA: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Dopo tante manifestazioni e pressioni esercitate su una classe politica "sorda e sterile", mercoledì 26 ottobre abbiamo raggiunto un importante risultato: il consiglio regionale riunito in una seduta strordinaria ha dibattuto su un importante problema che ci riguarda da molto vicino, la crisi dell'industria lombarda e al termine della suddetta seduta è stato approvato all'unanimità un documento che impegna la giunta ad adoperarsi affinchè venga posticipata la data di scadenza degli ammortizzatori sociali a tutto il 2012 (ricordiamo che l'attuale cassa integrazione scadrà il 22 gennaio prossimo) e la impegna anche a monitorare la situazione Novaceta per poter comprendere se ci soiano reali possibilità di sblocco in positivo della situazione in futuro. A questo presidio sotto gli uffici della Regione Lombardia hanno partecipato oltre 200 persone appartenenti oltre che alla Novaceta ad altre ditte anch'esse sull'orlo del fallimento quali la Xerox, Maflow, AgileEutelia, Talef, AlfaRomeo; vedere in questa manifestazione di via Filzi tanti operai appartenenti a diverse sigle sindacali uniti per un unico obiettivo rafforza l'ipotesi che se uniti si possono raggiungere obiettivi importanti. Il presidio Novaceta inoltre segnala che la Reass, la società incaricata dalla Unicredit a gestire l'area Novaceta ha cominciato la sua opera: quale sarà il suo reale compito questo non ci è ancora chiaro, anche perchè da diverse fonti non ufficiali si apprende che la banca proprietaria non ha ancora le idee chiare sul futuro dell'area Novaceta, se deve cercare di ricollocarla sul mercato industriale, se mettere in sicurezza gli impianti o procedere alla bonifica dell'area oppure se ci sono margini per le speculazioni. Ebbene, sia chiaro che qualunque via la banca voglia intraprendere le sue azioni saranno vagliate attentamente dal presidio dei lavoratori Novaceta e qualora dette azioni non saranno convincenti il presidio sarà pronto ad ostacolarle con tutta la loro forza. Al termine di questo comunicato vorremmo dire qualcosa ai nostri "colleghi" che hanno abbassato la guardia rinunciando a lottare e accontentandosi della cassa integrazione e hanno deciso di subire passivamente le azioni mirate alla morte della Novaceta: è triste vedere la loro sordità e la cecità di fronte alla reale possibilità di perdere il posto di lavoro accettando tutto quello che loro viene detto per tenerli calmi e in stand-by, mentre a coloro che invece hanno ancora un po' di dignità e hanno a cuore le sorti della Novaceta ricordiamp che il Presidio Novaceta di viale Piemonte è sempre operativo!

giovedì 27 ottobre 2011

NOVACETA: CONSIGLIO PROVINCIALE APPROVA MOZIONE

La Redazione Del Comitato Magentino

mercoledì 26 ottobre 2011

NOVACETA, PRESENTATA UN’INTERROGAZIONE URGENTE

Continua la mobilitazione del Comitato Magentino Dignità e Lavoro. Massimo Gatti, consigliere provinciale “ un’altra Provincia” ha presentato il 20 ottobre un’interrogazione urgente rivolta al Presidente della Provincia e all’Assessore provinciale al Lavoro Del Nero in merito all’azienda Novaceta di Magenta. “Considerato che a distanza di circa tre anni dall’inizio del presidio delle lavoratrici e dei lavoratori della Novaceta, storica azienda chimica-tessile di Magenta, nulla è ancora accaduto per la ripresa dell’attività produttiva. – scrive Massimo Gatti nell’interrogazione – Preso atto che in data 4 ottobre 2011 si è tenuto un incontro in Prefettura di Milano a cui hanno partecipato le Organizzazioni Sindacali, il comune di Magenta, la proprietà Unicredit, il curatore fallimentare ed il Comitato Magentino Dignità e Lavoro, da cui è emersa la volontà da parte di Unicredit di rilevare oltre alle aree anche gli impianti, al fine di rientrare dagli investimenti sostenuti fino ad oggi. Considerato che nel mese di gennaio 2012 scatterà la mobilità per 149 lavoratrici e lavoratori dell’azienda, con conseguente perdita della cassa integrazione. Visto il rapporto di attività del Servizio Crisi Aziendali del 31 maggio 2011, presentato durante la seduta dell’8^ Commissione Lavoro del 1° giugno 2011. Richiamato il documento “Novaceta. Come far ripartire la produzione- Proposte per Nuova Filatura di acetato”, presentato dal Comitato Magentino Dignità e Lavoro e dalla Confederazione Unitaria di Base nel 2010. Con la presente – conclude Massimo Gatti – chiedo con urgenza al Presidente della Giunta Provinciale di Milano e all’Assessore all’Industria, Piccole e medie imprese, Artigianato, Commercio, Formazione professionale e Lavoro: quali strategie di intervento sono state elaborate dall’Amministrazione provinciale, di concerto con Regione Lombardia e Comune di Magenta, per difendere l’occupazione e rilanciare l’attività produttiva dello stabilimento Novaceta; e quali procedure sono state attivate per salvaguardare e per garantire la cassa integrazione almeno per tutto il 2012.

giovedì 20 ottobre 2011

COMUNICATO PRESIDIO NOVACETA

Ancora una volta un importante successo è stato ottenuto grazie alla nostra lotta. Come comunicato in precedenza il giorno 18 ottobre 2011 si è svolta una importante manifestazione davanti alla sede della Regione Lombardia presso il Pirellone che aveva un solo ed unico obiettivo: sensibilizzare e obbligare le istituzioni politiche ad iniziare un discorso serio e credibile sulle varie vertenze aziendali aperte e sulla crisi del mondo del lavoro in generale. Ebbene, grazie a questa pressione esercitata da centinaia di operai ridotti ormai alla fame il 25 ottobre 2011 si svolgerà un consiglio regionale che avrà come ordine del giorno appunto la crisi del mondo del lavoro in vista anche delle scadenze incombenti su ogni singola azienda in crisi. Ci si rende perfettamente conte che le promesse di impegni vari che eventualmente usciranno da questo consiglio regionale non saranno certamente risolutive, ma altrettanti ci rendiamo conto che il non fare nulla, il subire passivamente le evoluzioni delle varie crisi aziendali, lo stare a guardare e accettare la lenta agonia della nostra azienda così come le numerose altre in crisi sia il peggio di ogni male. Pertanto il 25 ottobre gli operai Novaceta saranno in presidio sotto gli uffici della Regione Lombardia, cerchiamo di essere numerosi, abbiamo bisogno di gente per pressarli, per figuratamente fargli sentire il fiato sul collo, metterli davanti alle loro responsabilità di promesse mai mantenute, perchè solo così abbiamo qualche speranza di portare a casa un risultato positivo, una speranza seppur remota di sopravvivere a dispetto della crisi e delle speculazioni. Ricordatevi che chi lotta può anche perderementre chi non lotta ha già perso!!!

martedì 18 ottobre 2011

MANIFESTAZIONE DI MILANO

Si è effettuata oggi la prevista manifestazione organizzata dalla C.U.B. sotto gli uffici della Regione Lombardia a difesa dell'occupazioone e per tutelare le numerose aziende in crisi da tempo tra le quali purtroppo da anni fa parte la Novaceta. Grande la partecipazione di alcune centinaia di operai che vivono sulla propria pelle la crisi e le speculazioni dei potenti. Sugli sviluppi che questa protesta ha portato riportiamo un comunicato della C.U.B.: "Regione Lombardia, se ci sei batti un colpo Delegazione sindacale e di lavoratori ricevuta dal presidente del Consiglio Regionale Boni. Montagnoli, CUB: “Il 25 ottobre è prevista una seduta a cui è richiesta la presenza di Forigoni, e che si occuperà delle aziende in crisi”. 18 ottobre 2011. A seguito del presidio di oggi, organizzato per la Maflow, e per altre aziende lombarde in crisi, dalle 9.30 presso la nuova sede della Regione Lombardia, una delegazione è stata ricevuta dal presidente del Consiglio Regionale, Davide Boni, e dai capigruppo, mentre circa 500 lavoratori stringevano d’assedio il palazzo. “E’ previsto per il prossimo 25 ottobre una seduta del Consiglio il cui ordine del giorno verterà sulla situazione produttiva in Lombardia e quella dei tavoli aperti a livello regionale” rende noto Walter Montagnoli della CUB “a cui è richiesta la presenza del presidente della regione Formigoni”. La seduta riguarderà i tavoli di crisi aperti relativi alle aree automotive (di cui fa parte Maflow), tra hightech, aviospazio, chimica e telecomunicazioni. “Ci auguriamo a questo punto che la latitanza della Regione, che si è vista finora, finisca, e si affronti tutti quanto unitariamente una crisi, anche dell’economia e della produzione regionale, ancora lontana dalla sua conclusione” conclude Montagnoli."
ANCORA UNA VOLTA, E PRIMA DEGLI ALTRI, LA REDAZIONE DEL COMITATO MAGENTINO DIGNITA’ E LAVORO HA AVUTO RAGIONE ! • NESSUN ACCORDO CON UNICREDIT • NESSUN ACCORDO CON GLI IMBROGLIONI …e pensare che c’è chi vuole UNICREDIT come unico interlocutore nel travagliato percorso Novaceta ! Profumo accusato di frode fiscale Sequestrati 245 milioni a Unicredit Sotto inchiesta altri 16 manager. Il reato risalirebbe al 2007-2008 e sarebbe stato commesso con la banca inglese Barclays. L'istituto di credito italiano avrebbe risparmiato L'ex amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo (ansa) MILANO - Alessandro Profumo, ex amministratore delegato di Unicredit, è indagato dalla Procura di Milano per frode fiscale nell'ambito del caso 'Brontos'. Con lui, sotto inchiesta, altri 16 manager. E a Unicredit sono stati sequestrati 245 milioni, quantificati come il profitto del reato che sarebbe stato commesso dalla banca tra il 2007 e il 2008 attraverso l'operazione. La presunta maxi frode fiscale sarebbe stata organizzata con la banca inglese Barclays, con interessi travestiti da dividendi. In base alla normativa italiana, Unicredit avrebbe dovuto pagare le tasse sul 100% degli interessi di deposito interbancario e invece ha pagato soltanto il 5% sui dividendi dell’apparente operazione «pronti contro termine», perché per legge essi sono deducibili al 95%. Travestendo in dividendi quelli che erano interessi insomma - secondo il procuratore aggiunto Alfredo Robledo - Unicredit avrebbe ottenuto un enorme risparmio di imposte Ires e Irep: al fisco sarebbe così stato sottratto un imponibile di centinaia di milioni di euro. Il banchiere Profumo è accusato di «dichiarazione fiscale fraudolenta mediante altri artifici» per aver dato il via libera alla richiesta di approvazione dell'operazione. Indagate altre 16 persone, compresi gli allora responsabili in Unicredit spa dell’area Finanza (Luciano Tuzzi), dell’area Affari fiscali (Patrizio Braccioni) e della Direzione Programmazione-finanza-amministrazione (Ranieri De Marchis). Altri tre indagati appartengono invece alla banca inglese Barclays, che avrebbe proposto l'operazione Barclays. ( Repubblica on-line 18.10.2011)

venerdì 14 ottobre 2011

NOVACETA: MANIFESTAZIONE A MILANO

Martedì 18 ottobre 2011 dalle ore 09.00 il presidio Novaceta e la C.U.B. organizzano una manifestazione per sensibilizzare le istituzioni sul gravoso problema occupazionale della ditta magentina davanti alla sede della Regione Lombardia. Per l'occasione si uniranno alla protesta i dipendenti di altre ditte anch'esse con gravi problemi occupazionali per far sentire, unendo le forze, ancora più forte il grido di protesta. Questa azione è mirata innanzitutto a ottenere una cassa integrazione in deroga, come è stato accennato nell'ultimo incontro in Prefettura, per dare continuità alla cassa integrazione straordinaria in scadenza il 22 gennaio 2012 permetendo così alla agonizzante Novaceta di avere ancora un lumicino di speranza e di non farla morire definitivamente. Proprio per questi motivi alla manifestazione sono chiamati tutti i lavoratori e lavoratrici disponibili, la presenza è il numero sono quanto mai importanti per far sentire il nostro grido di protesta e le nostre richieste; l'appuntamento è quindi per martedì alle ore 09.00 davanti alla Regione Lombardia, il presidio Novaceta partirà dalla stazione ferroviaria di Magenta con il treno delle ore 09.13. Aderite numerosi!

giovedì 13 ottobre 2011

“ …dire qualcosa ! “

Questa mattina , 12 ottobre, avrebbe dovuto esserci un incontro tra il rappresentante della FULC ed alcuni lavoratori Novaceta, che amo definire “egoperenni”, ovvero che hanno avuto la fortuna di mantenere il posto di lavoro retribuito anche in questi ultimi tre anni ( da cui perenni ) e che, proprio per questo motivo e per assuefazioni ataviche, hanno pensato solo a se stessi ( da cui ego-isti ). Questi, preoccupati solo per il loro stipendio, hanno pensato che fosse giunta l’ora di “dire qualcosa “. Contemporaneamente mi veniva in mente un breve saggio di Martin Niemöller, un pastore protestante tedesco, che Vi riporto di seguito: «Quando i nazisti presero i comunisti,/ io non dissi nulla/ perché non ero comunista./ Quando rinchiusero i socialdemocratici/ io non dissi nulla/ perché non ero socialdemocratico./ Quando presero i sindacalisti,/ io non dissi nulla/ perché non ero sindacalista./ Poi presero gli ebrei,/ e io non dissi nulla/ perché non ero ebreo./ Poi vennero a prendere me./ E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa». A giorni, la proprietà Unicredit prenderà possesso dei “ suoi beni “ e dirà agli addetti alla portineria e ad agli “indispensabili” ( oggi va di moda l’autodefinizione di “responsabili “ ) di starsene a casa, rimpiazzandoli con le guardie giurate a retribuzione “precaria”. Non si sa che cosa il Sindacato abbia in progetto per arginare quest’ultima mossa che, di fatto, risulterebbe determinante per annullare ogni tentativo o ipotesi di mantenimento di qualunque forma di occupazione, da parte dei lavoratori, dello stabilimento. Speriamo che ci sia ancora chi ha voglia di “dire qualcosa”. Il Comitato, c’è ! Mario De Luca

lunedì 10 ottobre 2011

NOVACETA: CONSIDERAZIONI DOPO L'INCONTRO IN PREFETTURA

A seguito dell’incontro in Prefettura, la cui cronaca, per i tratti salienti , è stata descritta nel precedente articolo, cerchiamo di fare le prime valutazioni proprio in merito all’incontro. Restiamo sconcertati ancora una volta ( e tocca sempre a noi essere tacciati per la Cassandra della situazione ) per quanto poco o nulla emerge da simili incontri e per quanto poco o nulla serve ai Lavoratori, ma, in contrapposizione si può dire, per quanto tanto emerge a favore del Padrone. Forse non ci siamo resi conto che, la riunione in oggetto aveva uno scopo ben preciso, quello di comunicare ai lavoratori di togliersi dalle scatole, in presenza del Prefetto ( dell’autorità cioè preposta all’ordine pubblico ), poiché la proprietà ( Unicredit ) , creando una appropriata Leasing, ha l’intenzione di assumere ogni decisione “in completa autonomia”. E’ un messaggio forte e chiaro che la proprietà ed il Prefetto inviano ai lavoratori. Traduciamo : “ cari lavoratori, il tempo è scaduto ( il Prefetto conferma che “ forse è l’ultimo incontro” ), siete avvertiti, la proprietà vuole realizzare profitti e dello stabilimento se ne frega altamente, quindi abbandonate, insieme alle speranze, anche qualunque forma di resistenza, altrimenti sono c…i vostri. E’ chiaro? “ Ebbene, dov’è la sottigliezza, Unicredit chiede di creare, allo scopo, una società che rilevi ( per solo 200.000 euro, circa,) la parte industriale, e chiede al sindacato di essere d’accordo. Il sindacato, questa volta veramente unito ( complimenti ! ) , Cgil, Cisl, Uil e Cub, dicono di essere d’accordo. Il segretario CUB lo ribadisce addirittura, con considerazioni di grande spessore, che è meglio avere a che fare con un solo interlocutore che con più di uno !!! Non ci si rende conto che, in questo caso, si lascia ad Unicredit ogni libertà di azione, con l’avallo dei sindacati e con il preventivo avviso allo sgombero ( e quindi autorizzazione ) del Prefetto. Tutti (Prefetto, Unicredit, Curatore fallimentare, OO.SS., ) d’accordo, quindi, tranne ovviamente il Comitato che vi scrive. Andiamo ad analizzare le situazioni ed i numeri : 1. il Prefetto ufficializza di non essere più disponibile a simili riunioni ( dirà infatti che non si sono verificate proposte serie e non ce ne sono in essere ) 2. Unicredit chiede di rientrare immediatamente di quanto esposto. 3. il curatore fallimentare ( sembra una macchietta il suo discorso ) , da una parte sostiene di spendere 80.000 euro al mese ( !!!!) per spese di gestione di uno stabilimento fermo da due anni e mezzo ( sich !!!) e ne presenta il conto ad Unicredit, e dall’altra parte dichiara che con 200.000 euro ( cioè con solo due mesi e mezzo di presunte spese ) venderebbe tutto ad Unicredit. 4. le OO.SS. ( CUB compreso ) sono d’accordo. 5. il solo Comitato Magentino Dignità e Lavoro, facendo presente tali incongruenze, ricorda che, sui vecchi proprietari, pende una denuncia in Procura, che i tempi di una eventuale bonifica delle aree richiedono molte decine di addetti e tempi lunghissimi, che se tutti gli oltre cento firmatari dell’esposto in procura si facessero convincere a ritirare la denuncia ce ne sarebbe uno ( il sottoscritto ) che non la ritirerebbe mai, e che se anche non ci fossero barricate ai cancelli dello stabilimento, scatterebbero immediatamente altre denunce all’ARPA, ai Carabinieri ( NOE ) , all’ASL in merito alle bonifiche. Il Comitato quindi sostiene che ogni accordo con le Proprietà è improponibile se non è previsto uno scritto che vede, in assenza perdurante di imprenditori del settore, una ricollocazione immediata di tutti i dipendenti Novaceta in attività lavorative nate sulle stesse aree. 6. il Comune di Magenta, rappresentato dall’Assessore Simone Gelli, prende posizioni allineate con quelle del CMDL. Allora, mi rivolgo in particolare agli ex colleghi di lavoro, voglio ricordare loro che tutte le vittorie ottenute in questi tre anni dai lavoratori sono state acquisite solo e soltanto dai lavoratori organizzati in Comitato. L’esposto in Procura, il blocco delle aree nel PGT magentino, la richiesta di Consiglio Comunale , la visibilità e l’interesse dei cittadini ( spettacolo al Lirico, spettacolo in sala consiliare, dibattito in Casa Giacobbe, capodanno solidale, trippata, trasmissioni televisive, attenzione costante sui giornali ) . Ogni azione è stata fatta solo e soltanto nell’interesse della causa. Il Comitato e chi lo rappresenta si è fatto “ il mazzo”, insieme a tanti compagni di percorso del magentino, per tenere alto l’interesse sulla questione Novaceta. Abbiamo raccolto consensi e fondi per la sopravvivenza, senza chiedere mai, com’è giusto che sia, nulla in cambio. Abbiamo utilizzato la nostra memoria storica, intellettuale e di esperienza per tenere testa a chi remava contro, abbiamo ottenuto rispetto dalle istituzioni e dalla politica. Abbiamo lasciato organizzazioni sindacali , se non compromesse e colluse , ma certamente co-responsabili della chiusura dello stabilimento. Abbiamo avuto il coraggio di dire queste cose in ogni momento, in ogni circostanza. Abbiamo voluto far nascere un sindacato di base ( che non esisteva ) nella speranza che fosse diverso e che avesse come unica religione l’interesse dei lavoratori. Abbiamo permesso a quest’organizzazione che affiancasse il suo logo ai nostri lavori ( bozza di piano industriale ; ipotesi di riavvio ) creati solo con l’impegno degli aderenti al comitato. Abbiamo fatto in modo che il sindacato di base diventasse il primo sindacato in Novaceta, con le nostre riunioni nel piazzale, con le nostre esclusioni dalle sale, con il nostro litigare con i “portieri” di turno, col nostro essere identificati dai Carabinieri, dalla Digos, abbiamo creato simpatie e consensi. Tutto questo ed altro ancora è stato fatto dal Comitato Magentino Dignità e Lavoro, senza chiedere, com’è giusto che sia, nulla in cambio a nessuno. Abbiamo infine consegnato un’ottantina di tessere a chi oggi rinnega o non ricorda tutto questo, a chi è entrato quando i lavoratori organizzati avevano già tracciato il solco della resistenza contro lo sfruttamento e la speculazione edilizia, a chi non ha mai avuto memoria storica di Novaceta. Avevamo, infine, condannato la FULC, per il loro comportamento, secondo il nostro pensare, immorale ed accomodante verso le scelte del Padrone, dobbiamo oggi prendere atto che il sindacato di base si allea con FULC per condividere quelle scelte mai da noi condivise. Ritorniamo alla riunione di Prefettura. Il Dr. Zappalorto ( in rappresentanza del Prefetto ) chiude l’incontro auspicando e coinvolgendo le parti su una soluzione che prevede ancora cassa integrazione (e poi, null’atro definitivamente). Anche questa soluzione (la CIG) era stata avversata (da sempre) dai lavoratori aderenti il Comitato, come rifugio (sponsorizzato dalla FULC) che non promuoveva alcuna volontà alla ripartenza della fabbrica. Cosa faranno oggi i lavoratori Novaceta ? Mi auguro che si riprenda la lotta. E’ solo il movimento dei lavoratori organizzati che ha un senso, che convince e che può vincere. I lavoratori dovranno rifiutare qualunque forma di accordo con la proprietà. E’ solo il movimento dei lavoratori che dovrà tornare a contare e decidere, sempre. Le organizzazioni sindacali ? quando e se ce ne sarà bisogno saranno interpellate. Il loro intervento è un obbligo istituzionale. Decidere, invece, è ad esclusiva pertinenza dei lavoratori. Mario De Luca ( CMDL )

CASO NOVACETA: RADIOCRONACA DALLA PREFETTURA DI MILANO

In data 4 ottobre si è avuto un ulteriore incontro presso la Prefettura di Milano a cui hanno partecipato le OO.SS., il comune di Magenta, rappresentato da Simone Gelli, la proprietà Unicredit , il curatore fallimentare ed il Comitato Magentino Dignità e Lavoro con Mario De Luca. L’incontro non lascia speranze circa il futuro di Novaceta. E’ lo stesso rappresentante della Prefettura, Dr. Zappalorto che esordisce dicendo che “forse è l’ultima riunione”. Il curatore fallimentare, Dr. Girando ribadisce che “la proprietà deve difendere l’investimento” e che “l’importante è che non si lasci scoperto il fallimento per quanto speso fino ad oggi”. Unicredit sostiene che è intenzionata a rilevare oltre alle aree anche gli impianti e che in giornata verrà ratificato un accordo con il curatore fallimentare al fine di lasciare ad Unicredit la “possibilità di ogni decisione in totale autonomia”, inoltre Unicredit “è intenzionata a rientrare dalle perdite avute fino ad oggi”. Bene , su queste argomentazioni si può capire che i soggetti intervenuti sono ispirati e motivati dallo stesso interesse, quello di creare al più presto profitti sulla pelle dei lavoratori, ma quello che è incomprensibile come le OO.SS, si dichiarano favorevoli alla cessione, del tutto, ad Unicredit Leasing, e la CGIL va oltre dichiarando esplicitamente che :”l’impegno di Unicredit va sostenuto all’interno di un percorso che va con le parti sociali”. Il Comitato Magentino Dignità e Lavoro, che ha presentato (oltre ad un piano industriale già dal 2010 ) un’ipotesi di riutilizzo delle aree con particolare attenzione all’occupazione di tutti gli attuali cassaintegrati, ha ricordato ai presenti come su quelle aree insiste un esposto in merito a possibili speculazioni edilizie e che, solo pochi giorni fa, il 21 luglio scorso, sempre la Procura di Milano (Giudice Roberto Fontana) avrebbe aperto un fascicolo penale su presunte frodi relative al fallimento di un’altra società la cui proprietà è stata la stessa di Novaceta. Inoltre il Comitato si è fatto promotore di un’osservazione, accolta, in merito al PGT di Magenta che garantisce, su gran parte delle aree, la vocazione industriale. A tal proposito l’assessore Gelli ha ricordato l’impegno preso da tempo dall’Amministrazione Comunale attraverso cui si mantiene, anche in futuro, il vincolo industriale delle aree, pur vedendo la possibilità di una rivalutazione delle aree stesse purchè “si metta l’accento sull’occupazione”, diffidando Unicredit, “ a scanso di equivoci, di non venire neanche a chiedere soluzioni che non prevedono riavvio dell’attività e / o soluzioni di rioccupazione”. Chiude l’incontro il Dr. Zappalorto con una frase… importante :”penserei ad ammortizzatori sociali anche per il 2012 “. Prendo spunto, riadattandola, dalla celeberrima frase che Tomasi di Lampedusa fa pronunciare a Tancredi ne il Gattopardo : “Lottiamo per fare in modo che qualcosa cambi, ma inesorabilmente, nella nostra Italia, tutto rimane così. Mario De Luca

domenica 9 ottobre 2011

GIORNATA INTERNAZIONALE DELL'INDIGNAZIONE

La C.U.B. organizza per mercoledì 12 ottobre 2011 alle ore 11.30 una conferenza stampa in piazza Cordusio a Milano per illustrare le modalità e le motivazioni della "Giornata internazionale dell'indignazione". In Dig Nazi One A questa conferenza stampa sarà presente anche il presidio dei lavoratori Novaceta per ribadire ancora una volta il proprio impegno affinchè tutte le istituzioni lavorino insieme alle rappresentanze sindacali per fare in modo che la Novaceta non muoia definitivamente, anzi, si possa trovare una via per il suo rilancio. Per l'occasione si chiama ancora una volta a raccolta i lavoratori Novaceta affinchè siano presenti mercoledì alla conferenza stampa. Chi volesse aderire la partenza sarà dal presidio Novaceta. N.B. Per quel che riguarda il pagamento della cassa integrazione ai lavoratori Novaceta si informa che in data 06 ottobre 2011 sono stati accreditati i sette giorni di luglio, si auspiche che settimana prossima venga messo in pagamento anche il mese di Agosto.

GELLI: IMPEGNO PER GLI AMMORTIZZATORI IN DEROGA PER GLI OPERAI NOVACETA

Il consigliere provinciale Gelli garantisce: "Dopo l’incontro in Prefettura, presenterò una mozione che impegni il Consiglio Provinciali, affinché si estendano per tutto il 2012, gli ammortizzatori in deroga, per i nostri lavoratori" Magenta "Dall’incontro in Prefettura avvenuto martedì mattina, non vi sono ancora le condizioni per ripartire. L’obiettivo di tutti, come sostenuto dal sottoscritto deve essere quello di trovare nuove soluzioni che possano mettere in condizioni tutti gli attori di addivenire ad una soluzione positiva per la questione “Novaceta”. Tuttavia non dobbiamo perder di vista il fatto che non si possa attendere ancora a lungo poiché, il prossimo gennaio, scadono gli ammortizzatori sociali per i nostri lavoratori". E' quanto afferma Simone Gelli assessore del Comune di Magenta nella sua veste di Consigliere provinciale componente della Commissione Lavoro e Occupazione. "E’ evidente che, oggi più che mai, tutte le istituzioni debbono lavorare, insieme alle rappresentanze sindacali e a tutti i soggetti portatori di interessi, per far sì che si esplorino tutte vie percorribili per riattivare o riconvertire l’impianto e, in questo modo, poter ridare occupazione a 149 lavoratori del magentino. In questa situazione, non potendo garantire che questo percorso possa concludersi prima degli inizi del nuovo anno, occorre che anche per il 2012, i nostri lavoratori possano usufruire degli ammortizzatori sociali in deroga, previsti dalla legge" afferma Gelli. Come dire che in attesa di far ripartire lo stabilimento,occorre badare al presente. E il presente si chiama cassaintegrazione in deroga per i lavoratori rimasti a casa. "Per tale motivo- annuncia il Consigliere provinciale della Lega Nord - presenterò nel prossimo Consiglio Provinciale una mozione, tendente a chiedere alla Provincia di farsi parte diligente presso la Regione Lombardia, affinché per il prossimo anno i nostri lavoratori e le loro famiglie, possano godere ancora degli ammortizzatori sociali. Nel contempo mi auguro che tutti i soggetti interessanti, dalla curatela fallimentare, ad Unicredit, ai sindacati, con il supporto delle istituzioni di ogni genere e grado, possano trovare una soluzione ad una grave questione che riguarda l’occupazione sul nostro territorio" chiosa Gelli. da CittàOggiWeb

sabato 1 ottobre 2011

NOVACETA: INCONTRO IN PREFETTURA

Martedì 04 ottobre 2011 alle ore 10.00 presso i locali della Prefettura di Milano, in corso Monforte, si terrà un incontro con all'ordine del giorno la situazione Novaceta e i possibili sviluppi futuri tra il Prefetto, le istituzioni sindacali, il curatore fallimentare e i rappresentanti della banca Unicredit. Per l'occasione i lavoratori e lavoratrici Novaceta sono invitate al presidio che si terrà all'esterno della Prefettura per tutta la durata dell'incontro; chi vuole partire da Magenta la partenza è fissata per le ore 08.00 dal piazzale Novaceta.