sabato 29 ottobre 2011

PRESIDIO NOVACETA: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Dopo tante manifestazioni e pressioni esercitate su una classe politica "sorda e sterile", mercoledì 26 ottobre abbiamo raggiunto un importante risultato: il consiglio regionale riunito in una seduta strordinaria ha dibattuto su un importante problema che ci riguarda da molto vicino, la crisi dell'industria lombarda e al termine della suddetta seduta è stato approvato all'unanimità un documento che impegna la giunta ad adoperarsi affinchè venga posticipata la data di scadenza degli ammortizzatori sociali a tutto il 2012 (ricordiamo che l'attuale cassa integrazione scadrà il 22 gennaio prossimo) e la impegna anche a monitorare la situazione Novaceta per poter comprendere se ci soiano reali possibilità di sblocco in positivo della situazione in futuro. A questo presidio sotto gli uffici della Regione Lombardia hanno partecipato oltre 200 persone appartenenti oltre che alla Novaceta ad altre ditte anch'esse sull'orlo del fallimento quali la Xerox, Maflow, AgileEutelia, Talef, AlfaRomeo; vedere in questa manifestazione di via Filzi tanti operai appartenenti a diverse sigle sindacali uniti per un unico obiettivo rafforza l'ipotesi che se uniti si possono raggiungere obiettivi importanti. Il presidio Novaceta inoltre segnala che la Reass, la società incaricata dalla Unicredit a gestire l'area Novaceta ha cominciato la sua opera: quale sarà il suo reale compito questo non ci è ancora chiaro, anche perchè da diverse fonti non ufficiali si apprende che la banca proprietaria non ha ancora le idee chiare sul futuro dell'area Novaceta, se deve cercare di ricollocarla sul mercato industriale, se mettere in sicurezza gli impianti o procedere alla bonifica dell'area oppure se ci sono margini per le speculazioni. Ebbene, sia chiaro che qualunque via la banca voglia intraprendere le sue azioni saranno vagliate attentamente dal presidio dei lavoratori Novaceta e qualora dette azioni non saranno convincenti il presidio sarà pronto ad ostacolarle con tutta la loro forza. Al termine di questo comunicato vorremmo dire qualcosa ai nostri "colleghi" che hanno abbassato la guardia rinunciando a lottare e accontentandosi della cassa integrazione e hanno deciso di subire passivamente le azioni mirate alla morte della Novaceta: è triste vedere la loro sordità e la cecità di fronte alla reale possibilità di perdere il posto di lavoro accettando tutto quello che loro viene detto per tenerli calmi e in stand-by, mentre a coloro che invece hanno ancora un po' di dignità e hanno a cuore le sorti della Novaceta ricordiamp che il Presidio Novaceta di viale Piemonte è sempre operativo!

Nessun commento:

Posta un commento